venerdì 29 settembre 2017

Viaggi: Pechino. Città proibita, Muraglia Cinese, Palazzo d'Estate (foto e vlog)

Quando mia sorella ed io abbiamo cominciato a valutare le varie mete per il nostro annuale viaggio di settembre, la Cina non è stata esattamente il primo paese che ci è venuta in mente.
Avevamo già deciso per qualcosa fuori Europa, poi stabilito indicativamente un budget, ed infine scartato tutti i posti che non erano indicati da visitare nel periodo a nostra disposizione (ciao ciao Thailandia).
E alla fine la scelta è ricaduta sulla Cina.
In seguito si è presentato il problema dell' organizzazione: fare tutto da noi oppure affidarci a qualche tour operator? La maniaca dell' organizzazione puntigliosa che è in me ha gettato la spugna abbastanza in fretta: la Cina è talmente grande, con così tante cose da vedere che quasi non sapevo da dove cominciare. Inoltre avremmo dovuto districarci con una cultura completamente diversa dalla nostra, con una lingua estranea e poco incline anche all'inglese e senza avere a disposizione i maggiori siti a cui di solito mi appoggio quando sono via per reperire indicazioni ed informazioni, come Google o Google maps, dal momento che sono piattaforme bloccate.
Dopo aver cercato qualche opzione on-line ho scelto il tour operator Evaneos: è un portale che ti collega direttamente con agenzie locali certificate e garantite, che studiano per te il tour migliore in base al tuo budget e alle tue esigenze.
Ho avuto piccolo principio di paranoia pre partenza, dal momento che fino al giorno prima della partenza non mi era stato comunicato nessun nome di hotel, o di guide, o di orari dei treni per i nostri spostamenti, e mi sono stati mandati solo dopo vari solleciti (però sempre con tanta disponibilità), ma alla fine il tuor si è svolto perfettamente e senza intoppi, con gli autisti e le guide sempre ad aspettarci ad ogni arrivo della nostra tappa, i treni prenotati e tutto in ordine e a posto.
Ho scelto un volo diretto da Malpensa e dopo circa 10 ore con la compagnia Air China, una lunghissima attesa al controllo dei passaporti e dei visti, due ore di auto per arrivare all'hotel a causa del pazzesco traffico cinese, e qualche ora di sonno causato dal fuso orario, eravamo pronte per la nostra esplorazione di Beijing, meglio conosciuta come Pechino. Ovviamente abbiamo cominciato con il cibo: la nostra prima cena cinese si è rivelata un successo!


Il primo giorno di tour lo abbiamo iniziato a piazza Tienanmen, su cui si affaccia il primo cancello principale che conduce alla Città Proibita, così chiamata perchè all'epoca era la dimora dell ' Imperatore in cui il popolo comune non poteva entrare.
Si tratta di una serie di cortili e di edifici veramente belli e maestosi, e mi sa che forse avremmo potuto visitarla un po' meglio, perchè è veramente vasta!
Sul retro, all'esterno della città proibita, si trovano i giardini Jingshan, il cui punto centrale è una collina da cui è possibile ammirare dall'alto tutta la Città Proibita e più in generale Beijing.








Poi è stato il momento di prendere la bicicletta, usando l'intelligentissimo sistema di noleggio che funziona tramite app ( e che probabilmente noi da sole non saremmo mai riuscite ad usare) per fare un giro attorno al lago  Hounhai  e agli Hutong, i vecchi quartieri popolari tutt'ora abitati.
E dopo un veloce ed economicissimo pranzo a base di hamburger di carne d'asino veramente buonissimi, ci siamo diretti verso il quartiere 798 Art zone, per la grande gioia di mia sorella: si tratta della zona più artistica, un insieme di vecchie fabbriche riadattate a gallerie, negozietti indipendenti e locali. E ovviamente piena di murales e street art.






Finito ciò che avevamo in programma la guida ci ha proposto un paio di "extra", il primo dei quali abbiamo poi scoperto essere una costante per anche tutto il resto della nostra vacanza: il negozio/fabbrica acchiappa-turisti. Devo dire che sebbene all'inizio non fossi così contenta della cosa, alla fine si è trattato di attività sempre interessanti ed informative, e comunque gratuite, visto che non c'era nessun obbligo di acquisto (anche se io, da brava boccalona, ho quasi sempre comprato qualcosa).
In questo caso abbiamo assistito ad una cerimonia del tea, in cui una ragazza che parlava un fluente inglese (cosa molto rara in Cina) ci ha mostrato la preparazione e ci ha elencato tradizioni e proprietà di tre tipi diversi di tea, facendoceli anche assaggiare.


Per cena su consiglio della guida abbiamo mangiato in un ristorante "hot pot": nel mezzo della tavola è installata un pentola elettrica che contiene brodo caldo (a scelta tra diversi tipi) in cui vanno cotti i vari cibi ordinati. Scenico e buonissimo!
Dopo mangiato siamo andate a vedere uno spettacolo a teatro, altro suggerimento della guida: The legend of Kung Fu. Uno spettacolo decisamente turistico, a tratti pure piuttosto pacchiano, un misto tra un danza ed arti marziali coreografate con bellissime scenografie. Bello, ma tutt'ora non saprei proprio dire se ne sia valsa la pena oppure no...







Il secondo giorno l'abbiamo dedicato alla Grande Muraglia Cinese
La mia preoccupazione più grande era di non riuscire a rendermi effettivamente conto della maestosità di questa opera, ed effettivamente un po' è stato così, ciò nonostante ho apprezzato molto il giro che abbiamo fatto: abbiamo visto il tratto chiamato Haunghuacheng che costeggia un lago e regala paesaggi davvero bellissimi. In più i turisti erano davvero pochi, il che si è rivelato di sicuro un plus.








Nel pomeriggio eravamo libere e ci siamo fatte portare nella via dello shopping, Wangfujing Street, una zona pedonale in cui si trovano dei grandissimi centri commerciali. Abbiamo ovviante evitato quelli con le marche occidentali, ma ho visitato con piacere uno di quelli che vendeva tipici prodotti cinesi come abiti e stoffe di seta di altissima qualità, e dai prezzi altrettanto alti.
Perpendicolare a questa grande via se ne trova anche una più piccola, tipica per i vari casottini di street food in cui si possono trovare bevande strane, ravioli, dolci, gelati, ma anche stelle marine, pesce strano ed addirittura gli insetti! Ma a dire il vero non ho visto proprio nessuno mangiarli.





Il terzo ed ultimo giorno a Beijing è stato un po' di transizione.
Alla mattina siamo andati a visitare il Palazzo d'Estate, che era la residenza estiva dell' Imperatore. 
Mi è piaciuto molto, forse addirittura più della Città Proibita, sebbene lo stile di base sia molto simile, questo palazzo però è circondato da bellissimi giardini e costeggia un lago, su cui è anche possibile fare delle piccole escursioni in barca.
Nel pomeriggio abbiamo preso il treno veloce di seconda classe che ci ha portato, in poco più di quattro ore, nella bellissima città antica città di Pingyao. Ma di questo ve ne parlerò nel prossimo post.








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2 commenti

  1. Rosico tantissimo per il palazzo d'estate, che io con il casino del furto del portafoglio non sono riuscita a vedere. Mi manca anche il quartiere artistico. Ammetto che a vedere le tue foto un po' mi spiace di essermi limitata alla parte di muraglia più turistica, nonostante avessi fatto varie ricerche.

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  2. la Muraglia Cinese fa impressione!stupenda!

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