venerdì 2 marzo 2012

Lettera aperta alle aziene italiane produttrici di moda plus size

In occasione dell'evento FattaPerPiacere, le blogger che fatto parte del network Italian Curvy Blogger (trovate il banner nella colonna di destra) hanno deciso di scrivere insieme una lettera aperta alle aziende italiane produttrici di moda plus size, da inoltrare inizialmente ai band presenti all'evento, per poi estenderlo ad altre aziende del settore.
Sono dieci punti che riassumono le nostre idee, le critiche e le aspettative che abbiamo in quanto consumatrici finali, e che ci piacerebbe condividere per cominciare a far sentire di più il nostro parere.



18 febbraio 2012



Spett.li Aziende,

abbiamo stilato una lista di richieste che riteniamo potrebbero esserVi utili nel progettare le Vostre future collezioni, dal momento che rispecchiano non solo il nostro pensiero, ma anche quello di molte altre clienti, con le quali comunichiamo attraverso i blog e internet, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Riteniamo ci sia poca comunicazione tra le aziende e il consumatore ultimo, perché spesso ci vediamo costrette ad acquistare con viaggi all'estero o il commercio online prodotti stranieri che rispecchiano maggiormente le nostre esigenze e la cosa ci dispiace molto perché vorremmo sinceramente contribuire a sostenere il vero Made in Italy in questi tempi di crisi, inoltre ci piacerebbe davvero poter entrare in un negozio e provare addosso l'abbigliamento prima di acquistarlo se possibile, come tutte le altre donne italiane. Questo ci aiuterebbe anche a non detestare l'idea di fare shopping sapendo che troveremmo poco o niente e che il poco che troveremmo ci farebbe sentire umiliate come donne perché è disegnato per nasconderci e non per valorizzarci.

Siamo certe che se cercaste di seguire un po' meno le logiche di mercato e un pochino di più le esigenze del consumatore ultimo, da entrambe le parti ci sarebbe migliore soddisfazione e da parte Vostra sicuramente maggior guadagno.

Ovviamente, sappiamo che ci sono anche alcune linee giovani e più aperte che stanno facendo un ottimo lavoro e con questa lista vorremmo anche aiutarle a continuare nella giusta direzione il loro impegno.

Di seguito, quindi, racchiuse in una lista, elenchiamo le esigenze riguardo a linee plus size che ci rispecchino, esigenze che sono comuni a molte donne che vestono taglie morbide (dalla 48 alla 60 in specifico) e che abbiamo stilato insieme:

  1. design in linea con i trend della stagione come per le linee regolari, che rispecchino anche uno spirito giovane e femminile
  2.  design e tagli studiati appositamente per un corpo plus size, che non significa più accollati o coprenti, ma semplicemente che seguano le curve del nostro corpo valorizzandole
  3.  vogliamo, oltre ai colori scuri, poter scegliere anche tra colori e fantasie giovani e attuali, come chi veste linee regolari
  4. ci piacerebbe che le linee plus size coprissero un range di taglie almeno fino alla 56 se non oltre e che il range di una linea plus size non venisse improvvisamente ristretto, ma al limite aumentato
  5.  vogliamo riconoscerci in modelle e testimonial che abbiano realmente un corpo plus size, quindi almeno intorno a una taglia 50, perché per noi è più facile capire come cade un abito su un fisico realmente morbido e perché vogliamo sentirci valorizzate e rispecchiate da un marchio che scegliamo. Questo significa anche scegliere modelle e testimonial giovani come molte di noi e non solo di una certa età. Questa richiesta è stata anche confermata da un sondaggio effettuato sul blog La Diva delle Curve tra le persone che lo seguono
  6. vorremmo più attenzione alle vere esigenze di noi plus size da parte Vostra, magari potreste consultare con sondaggi un campione di donne giovani plus size per appurare le loro effettive richieste in fatto di abbigliamento
  7.  per dei capi realmente Made in Italy e di ottima fattura e qualità siamo certo disposte a spendere la cifra che valgono, ma non vogliamo pagare di più un abito solo perché è plus size, quindi ci aspettiamo un giusto rapporto qualità/prezzo
  8.  affiancate a linee classiche di qualità e maggiore costo, vorremmo anche vedere linee a budget più ridotto per le giovani che anche con minore spesa vogliono comunque sentirsi alla moda e femminili
  9. vorremmo delle intere linee dedicate a noi e non solo pochi pezzi visibilmente disgiunti dalle collezioni regolari che spesso ci fanno sentire clienti di serie B
  10.  insieme all'abbigliamento vorremmo trovare anche linee di lingerie e calzature in linea con i trend attuali e adatte al nostro fisico, che spesso ci penalizza anche per la scelta degli stivali per esempio.


Speriamo in futuro che ci sia maggiore contatto e comunicazione tra aziende, rivenditori e consumatori perché riteniamo che potrebbe essere un grande arricchimento per tutti e un ulteriore vanto per la patria della moda e dello stile: l'Italia, che in base alla nostra esperienza personale ci sembra ancora indietro, purtroppo, per quanto riguarda il settore plus size.

Cordiali saluti,

alcune blogger curvy italiane




Marged Trumper di “La Diva delle Curve”
www.divadellecurve.com


Eugenia Botti di “BelliMorbidi”
www.bellimorbidi.wordpress.com


Miria Benotti di “Plus… Kawaii!”
www.pluskawaii.blogspot.com


Cristina Fogo di “Curvette”
www.curvetteblog.blogspot.com


Angelica Losi di “Smodatamente”
http://www.smodatamente.it/


Eleonora Matilde Lanzetti di “Guapita Tondita”
www.guapitatondita.blogspot.com


Moira Pugliese di “Mfashion with love”
www.mfashionwithlove.blogspot.com


Francesca Zampone di “Romancing the ordinary”
www.romancingtheordinary.wordpress.com


Giulia Lecci di “Essenza Burrosa”
www.curwitchlicious.blogspot.com


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7 commenti

  1. bravissime ragazze!ovviamente avete tutto il mio appoggio!quando ho fatto la schiav..mmm pardon, la stagista presso un'azienda di moda molto importante, ho provato a far sentire le mie ragioni, le mie idee ma ahimè, mi hanno sempre schifata. ma sono sicura che prima o poi le cose cambieranno!magari grazie a questa lettera!

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    1. credo che se cominciamo sempre di più a far sentirci da qualche parte qualcosa comincerà a smoversi!

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  2. ciao laura, grazie per appoggiare il nostro punto di vista. In realtà i brand che abbiamo incontrato all'evento della settimana della moda, sono tutti brand locali che fanno molta attenzione alla qualità e che sono davvero aperti al dialogo, molti di loro hanno già risposto al nostro messaggio positivamente e come piccoli marchi di qualità noi preferiamo premiare la loro disponibilità ad ascoltare le nostre esigenze. Consiglio a chiunque voglia investire un budget buono in abbigliamento, per esempio, di richiedere ai negozi di fiducia o del settore di procuragli questo tipo di marchi che investono nella qualità invece che sempre pensare solo subito al grosso marchio di grande distribuzione che segue delle direttive più commerciali. Per esempio, un grosso brand plus size, che però mi presenta una testimonial o modella regolare mi sta mandando un messaggio: non ci identifichiamo in te. Non dico debbano usare donnone, ma almeno una donna con dei fianchi e un seno definiti che riempiano i vestiti e che porti almeno la taglia minima che il brand offre (invece di vederle cadere impietosamente addosso vestiti troppo grandi). Certo, estenderemo a tutti il messaggio e molti potranno snobbarci, ma fattostà che noi rappresentiamo le clienti e le clienti oggi, anche grazie a noi, sanno che c'è un'alternativa quindi ci piacerebbe che ce la offrissero anche loro. Noi saremo più che felici di sostenerli in questo.

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    1. ho addocchiato un negozio in zona, mi sa che andrò a chiedere se tengono qualche marca che mi piace! XD

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  3. Trovo molto logico ciò che avete scritto, e spero davvero che almeno qualche azienda riesca a creare davvero delle linee adatte anche alle plus size. A dire il vero, conosco anche "normal size" che hanno problemi nell'indossare ad esempio degli stivali, quindi le aziende dovrebbero solo rendersi conto che i corpi sono tutti diversi ed è giusto creare merce per tutti i corpi, siano essi taglia 40 o 60.

    Detto questo, penso anch'io che le testimonial dei marchi plus size italiani siano in realtà normali. La Incontrada non era plus size neanche quando pesava 15 kg in più di adesso. In Francia hanno Big Beauty e qua... la Incontrada, che peserà 70 kg. Mah.

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    1. guarda, io quando avevo visto la pubblicità con la Incontrada mi ero proprio messa a ridere! In Italia anche le aziende plus size si "vergognano" secondo me, e cercano di mimetizzarsi un pò con il mercato... mah...

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  4. Mi sembrano richieste molto sensate!!! Spero che la vostra iniziativa porti a qualcosa!

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